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La quadratura è eseguita da Agostino Tassi, su commissione di Scipione Borghese, in quel momento e per pochi anni proprietario della villa e del giardino sul Quirinale. All’epoca del soggiorno romano di Sandrart il palazzo era di proprietà del cardinale Guido Bentivoglio, e lo fu fino al 1641: nella Teutsche Academie (TA 1675, II, Buch 3 (niederl. u. dt. Künstler), S. 298) si riporta dunque un ricordo corretto, anche se non aggiornato. Sono noti pagamenti a Tassi e Gentileschi per il Casino delle Muse negli anni 1611–1612, pubblicati in Cavazzini 1998.

Kommentar von Cecilia Mazzetti di Pietralata27.10.2008

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