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Effettivamente opere di Manfredi si trovavano presso i Verospi nel Seicento, ma il soggetto ricordato da Sandrart non corrispondere con quanto riportato dalle altre fonti: Bellori nelle Vite del 1672 cita due sole opere del Manfredi in collezione Verospi, indicandone con precisione il soggetto: una Cacciata dei mercanti dal tempio (passata dai Verospi a Palazzo Braschi, trafugato nel 1798 dai napoleonici, ora Libourne, Musée des Beaux-Arts e Archéologie, inv. D.89.1.1, olio su tela, cm 162 x 244, Hartje 2004, cat. A8, con bibliografia), e una Negazione di Pietro, nelle collezioni di Braunschweig prima del 1737, molto probabilmente quella ora a Braunschweig, Herzog Anton Ulrich Museum, inv. 495, olio su tela, cm 166 x 232, Hartje 2004, cat. A23, con bibliografia.

Kommentar von Cecilia Mazzetti di Pietralata29.11.2011

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