Kommentar
La menzione del formato delle figure “a grandezza naturale” distingue nel testo questo Apollo e Marsia da un secondo – sempre di Reni – citato poco più avanti, ed è anche la ragione per cui mi pare preferibile identificare il primo dipinto con il quadro ora a Toulouse (Pepper 1984, cat. 64). Secondo tale ricostruzione nel quadro di Schleissheim – di dimensioni un poco inferiori – sarebbe ravvisabile invece il secondo Apollo e Marsia. La scorretta citazione di un simile dipinto presso il re d’Inghilterra da parte di Dézalier d’Argenville, Abrégé de la vie des plus fameux peintres… II, 1762, p. 109, citata da Pepper 1984, p. 245, ne conferma l’utilizzo della Teutsche Academie. Sandrart stesso dovette essere consapevole della confusione e dell’errore, per omettere il secondo Apollo e Marsia nell’edizione latina.
Kommentar von Cecilia Mazzetti di Pietralata — 24.10.2011
Dieser Kommentar bezieht sich auf:
- TA 1675, II, Buch 2 (italienische Künstler), S. 196 (Übersetzung: Italienisch)
Erwähnungen dieses Kommentars in anderen Kommentaren:
- Sandrart ist der einzige Künstlerbiograph, der dieses Werk in …
(Christina Posselt, 24.10.2010) - Möglicherweise unterliegt Sandrart hier einem Irrtum, den er s…
(Christina Posselt, 24.10.2011)