Kommentar
Caccia di Diana, olio su tela, Roma, Galleria Borghese. Spear 1982, cat. 52. Sandrart ne parla anche nel proprio Lebenslauf, citando il dipinto come presente alla presunta esposizione di Santa Maria di Costantinopoli (per la quale si rinvia a Costello 1950 e al catalogo della mostra Roma 1630. Il trionfo del pennello (Kat. Rom 1994). Sul dipinto, dopo K. Hermann Fiore nel catalogo Rom 1996, si veda da ultimo in italiano Kliemann 2001, già idem, Kunst als Bogenschießen: Domenichinos «Jagd der Diana” in der Galleria Borghese, in «Römisches Jahrbuch der Bibliotheca Hertziana”, XXXI, 1996, pp. 273–312 e, di recente, Pierguidi 2009.
Kommentar von Cecilia Mazzetti di Pietralata — 24.10.2011
Dieser Kommentar bezieht sich auf:
- TA 1675, II, Buch 2 (italienische Künstler), S. 197 (Übersetzung: Italienisch)